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Radio Saiuz Network
Pubblicato da saiuz in Comunicati stampa · 14 Gennaio 2021
COMUNICATO STAMPA
Spettacolo teatrale
NEVE
di e con GIOVANNI BETTO
regia MIRKO ARTUSO
da 21 gennaio 2021 ON-LINE
su piattaforma digitale di spettacoli teatrali ontheatre.tv
Dalle 21.00 di giovedì 21 gennaio 2021, per un periodo di 3 settimane, "Neve" sarà visibile on line sulla piattaforma digitale di spettacoli teatrali ontheatre.tv.
OnTheatre è la prima piattaforma on-demand esclusivamente dedicata al teatro. È nata durante il lockdown di marzo dall'idea di due musicisti italiani provenienti dal mondo dell'opera e grazie al sostegno del digital provider Assolo Networks. OnTheatre distribuisce streaming live e registrati di spettacoli di prosa, opere liriche, concerti sinfonici, musical, balletto, spettacoli per bambini e per le scuole. Gli utenti possono registrarsi gratuitamente alla piattaforma senza necessità di abbonarsi e acquistare gli spettacoli che desiderano. Questi saranno disponibili nella propria area personale per 28 giorni e visibili per 48 ore dal primo play. Oltre ai molti contenuti speciali e interattivi, è possibile commentare gli spettacoli ricreando una vera community di appassionati, come in teatro.
Per vedere lo spettacolo di Giovanni Betto basta quindi iscriversi gratuitamente a OnTheatre, scegliere lo spettacolo "Neve" e procedere all'acquisto tramite PayPal o carta di credito. I biglietti saranno in vendita dal 16 gennaio al costo di euro € 6,90.
Il 21 gennaio è una data importante per "Neve". Tutto è successo il 21 gennaio 1943, in Russia, in guerra. E solo 5 giorni dopo, il 26 gennaio 1943, c'è stata la terribile battaglia di Nikolajevka, commemorata ogni anno. A distanza di 78 anni da quel giorno e in concomitanza con la Giornata della Memoria 2021, "Neve" torna a mostrarsi, per essere un omaggio e un ricordo.
Inoltre il 21 gennaio è anche il compleanno dell’autore e protagonista
Neve, spettacolo di Giovanni Betto con la regia di Mirko Artuso e distribuito da Luisa Trevisi – Idee che danno spettacolo.
Riconoscimenti: Quarto posto al Festival di Teatro IN-BOX 2018 e spettacolo selezionato da Visionari Kilowatt Festival 2018; Finalista Bando Ermo Colle 2019.
Si tratta di uno spettacolo intimo, delicato, percorso dalla voce dell’anima di un nonno dato per disperso nella campagna di Russia del gennaio 1943.
Dalle foto di famiglia, e in particolare da quella del nonno disperso, scaturisce il “dialogo” a una sola voce col nipote presente.
Sappiamo che il dolore, se non elaborato, si tramanda ai viventi, continuando così nel suo ostinato lavoro di rinnovo della sofferenza.
Ma se qualcuno prende in mano quel dolore, ecco che la neve può sciogliersi alla vita, per una nuova primavera.
21 gennaio 1943. Ritirata di Russia. Neve. Tanta.
Nell’insensata tragicità della guerra, un uomo, poi dato per disperso, fa la sua scelta fra la vita e la morte.
Ma la sua scelta segnerà il destino di molti.
Quest’uomo in qualche maniera ritorna, come ombra portata dal vento del tempo. Ma l’eco di quella scelta primigenia ha nel frattempo travolto prima una moglie, poi una figlia, poi un nipote.
E il nipote, oggi, esige risposte.
Un monologo/dialogo che spoglia la guerra della sua storicità, per farne invece un paradigma della condizione umana, fragile e illusoria. Ma anche una voce alta, che tutti noi, in qualche modo nipoti, non vogliamo dimenticare. Una voce che grida l’attaccamento alla vita, istintivo, viscerale e che ci invita a gioire, ad amare e a inseguire il nostro essere di felicità. Per scioglierla la neve. Tutta.
Le parole di Giovanni Betto:
Parlare di guerra in realtà è un pretesto perché mi serve per dire qualcos'altro ... in realtà quello che voglio io è parlare del dolore perché ho capito dalla mia storia familiare e anche nel confronto con altre persone che il dolore se qualcuno non lo prende in mano, non lo tratta, non lo risolve, non lo mastica, non lo digerisce, il dolore resta, io non so spiegare perché resti però ho capito che resta e resta non solo a chi l'ha provato in primis (mio nonno) ma resta a tutti gli altri: è rimasto a mia nonna, è rimasto a mia mamma e, in qualche modo, è rimasto anche a me.
E allora io un giorno che mi sono stancato di avere queste cose in giro per casa ho pensato visto che faccio l'attore "Ma magari ci scrivo una storia sopra"

Luisa Trevisi

347/8217393
trevisi.luisa@gmail.com
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