Fedez sembra B. Da Forza Italia show anti-giudici e anti-Travaglio
Pubblicato da Rosario Moreno in Da Il Fatto Quotidiano · Lunedì 02 Giu 2025 · 1:30

Alla fine, si rivela una tempesta in un bicchier d’acqua l’ospitata di Fedez al congresso di Forza Italia giovani che in settimana ha quasi fatto esplodere il partito, coi parlamentari sul piede di guerra perché “Gasparri non ci aveva detto niente e lui non c’entra nulla con la nostra storia”. Per non parlare dei testi contro Berlusconi in alcuni suoi brani. “Non la pensa come noi, ma non fischiate”, avverte Stefano Benigni, prima. Preoccupazione inutile, perché quando il rapper milanese arriva sul palco parte subito un lungo applauso, che si ripeterà più volte durante il suo intervento, in realtà un dialogo con Giuseppe Cruciani e lo stesso Benigni. Tanto più che Fedez, come vedremo, fa di tutto per accalappiarsi la simpatia della platea del Palazzo dei congressi. Mancava solo si mettesse a intonare “Azzurra libertà”. “Io accetto sempre il confronto, specie con chi non la pensa come me. E da quando conduco podcast sono quelli di sinistra che si sottraggono sempre”. Poi si parla delle periferie e della sua città, Rozzano. “A mancare in certi luoghi è un calendario di eventi: si fanno troppe cose in centro e nessuna in periferia. Comunque, sono contento che tra due anni Beppe Sala non si possa ricandidare”, sostiene Fedez. E qui s’inserisce Cruciani, secondo cui un candidato sindaco perfetto per il capoluogo lombardo il centrodestra ce l’ha già: Paolo Del Debbio, che qualche minuto prima aveva incassato ovazioni col pubblico in piedi, provocando forse l’invidia di Antonio Tajani.
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